Cambiano le regole per l’esame di maturità 2018. Se ti diplomi il prossimo anno ecco una facile guida su tutto quello che la nuova riforma prevede per te.
Sono tante le novità che ti attendono l’anno prossimo per la Maturità 2018, caro studente di quarta superiore! Oltre alle preoccupazioni, ai progetti per il futuro dovrai anche prepararti per un esame totalmente nuovo. La tua scuola è qui per aiutarti nella valutazione delle possibili strade da intraprendere dopo le superiori!
Come si accede?
Innanzitutto il Miur ha stabilito come cambiano i requisiti di accesso all’esame di maturità. Rispetto ai tuoi colleghi più grandi, a partire dal 2018 per essere ammessi all’esame non sarà più obbligatorio avere la sufficienza in tutte le materie. Basta la media del sei, alla quale concorre anche il voto in condotta. Se di questo sei contento, sappi però che diventerà obbligatorio partecipare alle prove Invalsi.
Non hai la media del 10 ma svolgi tante attività extra-scolastiche? Ecco un’altra novità che ti farà piacere: nella votazione finale dell’Esame di maturità 2018 i crediti maturati nel corso del triennio salgono a 40. Insomma, conterà molto di più il tuo andamento scolastico di questi tre anni.
Le prove scritte.
Tante le novità di cui si sta discutendo in questi giorni anche per quanto riguarda le prove scritte. A quanto pare sarà abolita la terza prova Ma le novità non finiscono qui.
- La prima prova dell’esame di maturità 2018 potrebbe aprirsi ad altre materie. Analisi del testo e saggio breve infatti lasceranno il posto, pare, alla redazione di un testo su argomenti artistici, letterari, filosofici, scientifici, storici ecc. Insomma, un tema che più che lo studio mostri quanto hai imparato a sviluppare un pensiero critico in questi anni di liceo.
- La seconda prova resta diversa per i diversi indirizzi di studio. A seconda del liceo che frequenti potrà essere in forma scritta, grafica ma anche, per gli indirizzi musicali e coreutici, prevedere l’esecuzione di un brano o una coreografia. A differenza di quanto è stato previsto fino ad oggi la seconda prova può prevedere più di una materia.
- La terza prova, te lo abbiamo già anticipato, non ci sarà più a partire dall’esame di maturità del prossimo anno scolastico 2017-2018.
Cambieranno anche i punteggi quindi. Adesso le tre prove scritte hanno un punteggio massimo di 15 punti ciascuna che saliranno a venti con il nuovo esame.
La prova orale.
Il cambiamento più radicale si avrà proprio nell’esame orale che sarà influenzato dal nuovo obbligo di tirocinio previsto dall’alternanza scuola-lavoro.
Scompare, almeno sembra, la parte dell’esame in cui si valutano le conoscenze delle varie materie. Quello che si cercherà di capire è quanto hai studiato nel corso del tuo percorso di studi puntando alla tua capacità di ragionamento partendo da un’analisi del testo ad esempio, o da un progetto svolto durante il triennio.
La tesina di maturità.
Da alcuni vista come il cavallo di battaglia, finalmente un progetto dove seguire le proprie inclinazioni. Da altri vissuta come un incubo. E’ la tesina come la conosciamo oggi. A partire dall’esame di maturità 2018 non esisterà più. Tu e i tuoi colleghi dovrete invece preparare una relazione sul tirocinio obbligatorio svolto durante il periodo di alternanza scuola – lavoro. Non ci sarà libertà di scegliere il tema, non passerai interi pomeriggi a cercare collegamenti tra le varie materie, di contro potrai esporre tutte le competenze acquisite sul campo e cimentarti in qualcosa che potrebbe avvicinarsi molto ad una relazione di lavoro.
Il voto finale.
La votazione finale non cambia, sarà sempre in centesimi. Cambia invece il peso che ogni prova ha nella formazione del voto. 20 punti alle due prove scritte e 20 punti per l’orale che fino ad ora aveva avuto più valore. I crediti per il triennio diventano 40, 12 per il terzo anno, 13 per il quarto e 15 per il quinto. Al voto finale concorre anche il tirocinio svolto nel corso dell’ultimo anno, che ha lo stesso valore formativo della permanenza in classe.
Non fanno media neanche i test Invalsi che diventano però obbligatori al quinto anno e da due (italiano e matematica) passano a tre con la prova di inglese.